VALERIANELLA
Valerianella carinata Lois.
Famiglia: Valerianaceae
Nomi dialiettali: peti d'mònica (Carrara), ombrega (Montignoso), saljèti (Aulla), salghèti (Pontremoli), formentin (Filattiera).
Si trova comunemente nei terreni coltivati, dal piano fino a 700/800 metri di altezza, è costituita da una piccola esile radichetta dalla quale in primavera nasce una rosetta di figlie basali, tenere, carnosette, a forma di spatola, con breve peduncolo, di un bel colore verde chiaro lucido, provviste di ciglia. Il lembo è solitamente intero, a volte dentellato. Sul finire della primavera, si sviluppa un fusticino dicotomo cavo, con 5-6 spigoli provvisti di corti peli. Sono presenti foglie più strette o provviste di picciolo che vi si inseriscono appaiate. Al massimo dello sviluppo può raggiungere 1o/30 cm., da aprile a giungo sbocciano all'apice del fusto minuscoli fiori azzurrognoli in corimbi chiusi. Si raccoglie la rosetta di foglie, recidendo la radice con un coltello nella primavera prima dell'accrescimento del fusticino.
In cucina le rosette basali vengono usate normalmente crude in insalata con altre erbe o ancora meglio da sole. Si possono inoltre cucinare o utilizzare in frittate. Più raramente si utilizza cotta la pianta più sviluppata ma non fiorita.
A parte la proprietà calmante attribuita alla sorella maggiore valeriana, la valerianella veniva utilizzata come anti-scorbuto. Da notare che con questa specie vengono indifferentemente confuse altri tipi di valerianella, ma possono comunque essere utilizzate con sicurezza negli stessi modi.
Valerianella carinata Lois.
Famiglia: Valerianaceae
Nomi dialiettali: peti d'mònica (Carrara), ombrega (Montignoso), saljèti (Aulla), salghèti (Pontremoli), formentin (Filattiera).
Si trova comunemente nei terreni coltivati, dal piano fino a 700/800 metri di altezza, è costituita da una piccola esile radichetta dalla quale in primavera nasce una rosetta di figlie basali, tenere, carnosette, a forma di spatola, con breve peduncolo, di un bel colore verde chiaro lucido, provviste di ciglia. Il lembo è solitamente intero, a volte dentellato. Sul finire della primavera, si sviluppa un fusticino dicotomo cavo, con 5-6 spigoli provvisti di corti peli. Sono presenti foglie più strette o provviste di picciolo che vi si inseriscono appaiate. Al massimo dello sviluppo può raggiungere 1o/30 cm., da aprile a giungo sbocciano all'apice del fusto minuscoli fiori azzurrognoli in corimbi chiusi. Si raccoglie la rosetta di foglie, recidendo la radice con un coltello nella primavera prima dell'accrescimento del fusticino.
In cucina le rosette basali vengono usate normalmente crude in insalata con altre erbe o ancora meglio da sole. Si possono inoltre cucinare o utilizzare in frittate. Più raramente si utilizza cotta la pianta più sviluppata ma non fiorita.
A parte la proprietà calmante attribuita alla sorella maggiore valeriana, la valerianella veniva utilizzata come anti-scorbuto. Da notare che con questa specie vengono indifferentemente confuse altri tipi di valerianella, ma possono comunque essere utilizzate con sicurezza negli stessi modi.