PIANTAGGINE
Plantago lanceolata L.
Famiglia: Plantaginaceae
Nomi dialettali: Orècie d'gat (Carrara); orecchie di gatto (Massa); mestolòn (Montignoso); orechia d'as'n (Aulla); urecia d'asun (Pontremoli); orecia d'asen (Filattiera); orecia d'asn (Fivizzano).
Pianta erbacea perenne comune nei luoghi erbosi, lungo le strade, nei pascoli, dal mare alla montagna. È provvista di un corto rizoma con numerose radichette. Dal rizoma sorgono le foglie disposte a rosetta con lungo picciolo dilatato alla base. Solitamente glabre presentano ciglia nella parte inferiore; si notano per la forma lanceolata più o meno allungata con nervature ben marcate. I fiori ermafroditi si sviluppano da aprile ad ottobre su scapi fiorali più o meno pelosi alti fino a 40 cm. portanti all'apice una spiga cilindrica, densa, in cui sono riuniti i fiori che hanno 4 petali bianchi a volte rosati o giallicci.
Si utilizzano le foglie riunite in rosetta tagliando il rizoma appena sotto il colletto da ottobre a marzo e comunque prima della fioritura.
In cucina si utilizzano le foglie più tenere cotte e cucinate come gli spinaci, oppure nelle torte salate o nelle zuppe con altre erbe. Crude si possono unire in minime quantità alle insalate per il loro sapore di “fungo”.
Ha proprietà rinfrescanti, depurative, diuretiche, astringenti, antinfiammatorie, emollienti, emostatiche ed è efficace per lenire le punture di insetti. Se ne fanno infusi, succhi, decotti. Se ingerite in quantità elevata possono provocare stitichezza.
Curiosità: gli estratti acquosi hanno proprietà idratanti cutanee, e si impiegano in maschere e crema per reidratare le pelli secche e parzialmente disidratate .
Plantago lanceolata L.
Famiglia: Plantaginaceae
Nomi dialettali: Orècie d'gat (Carrara); orecchie di gatto (Massa); mestolòn (Montignoso); orechia d'as'n (Aulla); urecia d'asun (Pontremoli); orecia d'asen (Filattiera); orecia d'asn (Fivizzano).
Pianta erbacea perenne comune nei luoghi erbosi, lungo le strade, nei pascoli, dal mare alla montagna. È provvista di un corto rizoma con numerose radichette. Dal rizoma sorgono le foglie disposte a rosetta con lungo picciolo dilatato alla base. Solitamente glabre presentano ciglia nella parte inferiore; si notano per la forma lanceolata più o meno allungata con nervature ben marcate. I fiori ermafroditi si sviluppano da aprile ad ottobre su scapi fiorali più o meno pelosi alti fino a 40 cm. portanti all'apice una spiga cilindrica, densa, in cui sono riuniti i fiori che hanno 4 petali bianchi a volte rosati o giallicci.
Si utilizzano le foglie riunite in rosetta tagliando il rizoma appena sotto il colletto da ottobre a marzo e comunque prima della fioritura.
In cucina si utilizzano le foglie più tenere cotte e cucinate come gli spinaci, oppure nelle torte salate o nelle zuppe con altre erbe. Crude si possono unire in minime quantità alle insalate per il loro sapore di “fungo”.
Ha proprietà rinfrescanti, depurative, diuretiche, astringenti, antinfiammatorie, emollienti, emostatiche ed è efficace per lenire le punture di insetti. Se ne fanno infusi, succhi, decotti. Se ingerite in quantità elevata possono provocare stitichezza.
Curiosità: gli estratti acquosi hanno proprietà idratanti cutanee, e si impiegano in maschere e crema per reidratare le pelli secche e parzialmente disidratate .